18 Maggio 2024
Agrigento e ProvinciaCultura & Società

Siculiana, il Museo del Territorio rischia di chiudere per mancanza di fondi: appello a cittadini e istituzioni

“Considerate le difficoltà economiche riscontrate nell’ultimo periodo, il #MeTe rischia di chiudere. Facciamo un accorato appello a chiunque abbia a cuore questo presidio di cultura”. Lo ha scritto su Facebook Stefano Siracusa, presidente dell’associazione culturale Alt che da cinque anni gestisce il Museo del Territorio e della Memoria “senza nessun finanziamento pubblico ma solo grazie alle donazioni di tante persone sia diSiculiana ma anche di altre parti d’Italia e dall’estero”.

Una lettera aperta con una richiesta d’aiuto ai cittadini e alle istituzioni è stata firmata da tutti i componenti del direttivo dell’Associazione leisure and tourisme che da anni si occupa di promozione territoriale: Stefano Siracusa, Antonino Dinolfo, Carmelo Doria, Gerlando Sinaguglia, Salvatore Piscopo. “A seguito della riunione del consiglio direttivo, tenutasi in data 1 aprile 2019, dopo un’attenta analisi finanziaria, ci siamo resi conto che l’associazione dovrà reperire circa 3.000 euro  per prolungare le attività museali per altri 6 mesi, salvo poi ritrovarsi nella medesima situazione già a fine ottobre 2019. Poiché non è più intenzione dei propri associati finanziare in eterno il sevizio museale, in caso di mancanza di fondi, sarà cura del consiglio direttivo  deliberare  la definitiva chiusura del museo”.

Inaugurato nel 2014 in un edificio comunale ristrutturato con fondi europei e affidato ai giovani dell’associazione Alt, #MeTe ha accolto in questi anni migliaia di turisti: più di 3.000 le presenze registrate nel 2018. Quest’anno altre donazioni stanno ulteriormente arricchendo il museo di nuovi reperti: libri d’interesse storico, foto, cartoline d’epoca e abiti da sposa degli anni ’50. Si sta lavorando a una nuova sezione dedicata ai matrimoni d’epoca che dovrebbe aggiungersi alle altre sezioni espositive del museo, frutto di un lavoro di ricerca portato avanti dal 2009. Una sezione è dedicata a Giuseppe Basile, il medico di Giuseppe Garibaldi, un’altra è dedicata ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale. Spazio anche alle credenze religiose, alla tradizione vitivinicola, al ciclo del grano e agli antichi mestieri. Di particolare interesse sono l’esposizione fotografica d’epoca, il sistema multimediale che consente di interagire tra i vari contenuti e lo spazio dedicato al vino.

Durante il periodo estivo, il museo, che si trova nell’antico quartiere Casale, resta quotidianamente aperto anche grazie alla collaborazione dei turisti che partecipano al progetto #MeTe Sicily Experience. Oltre alle attività di rigenerazione urbana del centro storico i turisti-volontari vengono coinvolti, infatti, anche nella gestione del museo, in attività di formazione museale e di informazione turistica e culturale, ma anche in escursioni, tour storici e culturali, momenti di svago e tempo libero nella riserva naturale di Torre Salsa e in esperienze enogastronomiche con degustazioni di prodotti tipici, cene culturali in collaborazione con le aziende del territorio.

Tutte attività destinate a concludersi se non si trovano i fondi necessari per finanziarle. “Facciamo quindi un accorato appello ai cittadini residenti, agli emigrati, ai giovani, ai volontari, agli anziani, alle aziende del territorio, alle associazioni di volontariato e alle Istituzioni – scrivono i ragazzi dell’associazione Alt – affinché il #MeTe possa divenire, in maniera stabile, il luogo di tutti dove rinsaldare legami di comunità costruendo processi di aggregazione sociale e di costruzione identitaria. Nei prossimi giorni verrà attivata una campagna di sensibilizzazione volta ad informare i cittadini sulle attività passate e future del museo, con lo scopo di trovare insieme nuove soluzioni e nuove linee programmatiche. E’ intenzione dell’Associazione trovare quindi soluzioni condivise e partecipate col fine di evitare la chiusura del #MeTe”. Tutte le informazioni per contribuire sul sito www.metesiculiana.org.